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Gemme

piombini
installazione ambientale
dimensioni e forme variabili

Migliaia di piombini di vario formato – a punta, a sfera, a testa piatta – sono disseminati in modo irregolare sul pavimento. Nonostante le dimensioni ridottissime e la forma essenziale, quasi primitiva, questi oggetti incarnano – secondo l'immaginario collettivo – un potente simbolo di forza e aggressività.

I diversi tipi richiamano quelli utilizzati dall’artista per perforare fotografie di cieli con una pistola ad aria compressa: colpi che lasciano segni sempre diversi, esiti imprevisti. Realizzati in piombo, metallo tenero e malleabile, questi piccoli proiettili si deformano sotto il peso dei visitatori; ogni passaggio modifica la loro forma. A ogni apparente stabilità dell’oggetto corrisponde una metamorfosi, a ogni compattezza segue una disgregazione. All’inevitabile freddezza del metallo si contrappone una sorprendente carica emotiva e una delicata fragilità, attivata proprio dal corpo dello spettatore.

Questa qualità ricettiva, che sembra amplificarsi nella relazione fisica con l’opera, si estende anche oltre: l’artista invita il pubblico a raccogliere e custodire queste piccole forme mutate, proiettili divenuti tracce intime e personali. Così, ciò che appare freddo e minaccioso si rivela improvvisamente come qualcosa di prezioso, fragile e vitale – una gemma, appunto; e come in botanica la gemma è un germoglio, il primo segno di una crescita possibile, fragile ma vitale – la nascita inattesa di qualcosa di nuovo.

2025

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