



Sempreverde
video colore 16/9
5'55"
Il video, girato in Puglia — terra d’origine dell’artista, carica di memoria e significato — racconta con autenticità il processo creativo dell’opera Shooting Sky. Oltre alla fedele esecuzione, emerge con sincerità il dualismo centrale di una relazione: l’assenza e la presenza, qui tra padre e figlia.
La pistola, protagonista indiscussa, assume un nuovo valore: non più solo arma, ma simbolo di affetto, legame, e connessione profonda con la figura paterna.
Durante il video accompagniamo Anna e suo padre in un cammino immerso nella natura, che visivamente prende il sopravvento. Il titolo richiama gli alberi sempreverdi – come ulivi e carrubi – che non perdono mai del tutto le foglie, emblema di una presenza che resiste.
Il padre è presenza distante ma costante, saldo come i tronchi d’ulivo: larghi, forti, portanti. Come i padri.
La pistola si carica allora di memoria, lucidità e tenerezza: un oggetto carico di contraddizioni, che sotto lo sguardo vigile del padre, Anna attiva con un gesto semplice ma potente. In quel gesto si compie un cortocircuito simbolico: l’artista si riappropria dell’oggetto, ne svuota la violenza, e ne ridisegna il senso in chiave affettiva e utopica.